Cronache Pongistiche Sardegna del 4 Aprile 2019

ITALIANI GIOVANILI A SQUADRE: ORO PER LA MARCOZZI JUNIORES, ARGENTO FEMMINILE RAGAZZI PER IL MURAVERA TT

Globalmente positiva l’esperienza ternana vissuta dalle formazioni isolane che hanno preso parte agli Italiani Giovanili a squadre. La Marcozzi Cagliari sfrutta al massimo il filone d’oro che con quasi gli stessi atleti l’ha portata a conquistare a partire dal 2012 ben 8 titoli consecutivi, dalla categoria giovanissimi e fino agli Juniores di quest’edizione (Carlo Rossi, Johnny Oyebode, Marco Poma).

Il podio juniores maschile

Il Muravera TT si è presentato in Umbria con tre formazioni femminili ottenendo l’argento nei Ragazzi (Alessandra Stori Francesca Seu), l’ottavo negli Allievi (Serena Anedda, Rita Franzo’) e il settimo negli Juniores (Sara Congiu, Aurora Piras, Alice Mattana).

Podio ragazzi femminile (Foto Luciano Saiu)

Esperienza importante anche per due squadre femminili del Tennistavolo Sassari che hanno preso parte sia ai Giovanissimi (Laura Alba Pinna e Maria Laura Mura), sia agli Allievi (Francesca Ganau, Martina Bonomo). In quest’ultima categoria era iscritto anche il Quattro Mori Cagliari che con le atlete Rossana Ferciug e Beatrice Mozzi raggiunge la sesta piazza. Infine lo Sporting Lanusei si classifica al settimo posto (Emanuele Cuboni, Elia Licciardi, Enrico Cuboni) nel Ragazzi maschile su 17 partecipanti.

La delegazione del Tennistavolo Sassari a Terni
I Ragazzi dello Sporting Lanusei

PARLANO GLI ALLENATORI MEDAGLIATI

Nessuno aveva dubbi su quello che sarebbe stato l’esito finale degli Juniores maschili. Carlo Rossi, Johnny Oyebode e Marco Poma vanno spediti verso l’ennesimo scudetto giovanile concedendo poco e niente, compresa la finalissima contro il Villa d’oro Modena alla quale è stato concesso un solo set.

a dx Stefano Curcio discute con Carlo Rossi (Foto Pierluigi Roncallo)

L’allenatore della Marcozzi Stefano Curcio segue questi ragazzi da quando erano molto piccini: “Sicuramente fa un po’ impressione pensare a quando erano giovanissimi ed iniziavano questo percorso che li ha portati a così tanti trofei – dice – ma dopo averli visti lavorare così tanto, così duramente e con tanti sacrifici, è bello vederli togliersi queste soddisfazioni”. “

Carlo Rossi (Foto Marta Moratti)
Johnny Oyebode (Foto Stefania Serra)

È vero che adesso Carlo e Johnny li seguo solo in gara e quando capitano a Cagliari, ma li sento spesso e so che lavorano molto e bene. Sono concentrati sul provare a diventare dei professionisti (già lo sono in realtà, mentre Marco ha dei progetti diversi dal fare il professionista), hanno grandissime chance di fare ottimi risultati ed auguro tutto il bene del mondo a tutti e tre, perché se lo meritano. Speriamo che il capitolo dorato si chiuda il prossimo anno, visto che Johnny e Marco saranno ancora Juniores”.

Marco Poma

Chi non ha potuto seguire da vicino le sue atlete è stato il tecnico del Muravera TT Francesca Saiu che per improvvisi problemi di salute è stata costretta a starsene a casa. Nonostante tutto è riuscita a ad evitare il peggio grazie ad un angelo in carne ed ossa: “Ringrazio infinitamente l’amico Alberto Mattana – rimarca – per aver accompagnato due delle nostre formazioni; ma merita una lode anche il mio papà presidente Luciano che ha avuto il merito, con i suoi consigli, di accompagnare sul podio Francesca Seu e Alessandra Stori. Le ragazze hanno giocato serene ed hanno rischiato di diventare campionesse italiane. Hanno vinto tutti i doppi, con grande fatica, quasi sempre al quinto set. Ma alla fine è stato un argento inaspettato perché fino al giorno in cui hanno pubblicato i gironi non sapevamo di partire come testa di serie molto alta. Voglio fare un elogio ad Alessandra perché era a corto di allenamento per problemi influenzali, e nonostante tutto ha avuto la meglio su avversarie più in alto di lei in classifica. Sono contenta pure del rendimento di Francesca perché l’ho vista migliorata nel suo gioco, anche se deve maturare dal punto di vista agonistico. A livello Junior abbiamo fatto il massimo delle nostre potenzialità, l’unico rammarico è che Sara Congiu  non sia riuscita a realizzare il colpaccio nei confronti della numero 15 d’Italia Arianna Barani (Cortemaggiore) contro la quale ha giocato alla pari. Ma in definitiva sono contenta perché sia lei, sia Aurora Piras hanno confermato il miglioramento del loro gioco, anche se la seconda deve acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità. Dalle allieve non pretendevamo nulla di particolare, se la dovevano giocare e basta. Dopo aver superato il girone come seconde incontrano il Casamassima delle due sorelle azzurrine Leogrande. Incredibilmente si ritrovano in vantaggio per 2-1 per effetto della vittoria nel doppio e con Serena Anedda che ha l’opportunità di portare il punto del match e assicurarsi una medaglia sicura. Purtroppo a metà del quinto set si lascia andare dissipando tutto quello che di buono aveva fatto fino a quel momento. Siamo una piccola società di provincia che con il solo settore femminile figura al nono posto della classifica nazionale a fine competizione e questo è motivo di grande orgoglio”.

Alessandra Storo e Francesca Seu (Foto Luciano Saiu)

SERIE A PARALIMPICA A UDINE: POCHI SUCCESSI MA MOLTA ESPERIENZA

Quattro società sarde, con notevoli sacrifici, si sono sobbarcate il viaggio sino al capoluogo del Friuli Venezia Giulia, ma ne è valsa la pena. Ancora una volta gli atleti nostrani hanno potuto percepire quanto il tennistavolo italiano paralimpico sia sviluppato e possa elargire continue informazioni su come migliorarsi gradualmente.

Nella serie A gruppo 1-5, riservato ai pongisti carrozzati, ancora nessuna vittoria nel carniere sia per il Tennistavolo Sassari (Angelo Vitiello, Giuseppe Demontis) sia per il Tennistavolo Quartu (Daniel Catalin Maris e Giammarco Mereu). All’asciutto anche i protagonisti nelle categorie in piedi. Nel girone A del gruppo 6-10, Muraverese (Andrea Manis e Pietro Ghiani) e Libertas Sassari (Antonio Pinna e Lorenzo Sanna) occupano gli ultimi due posti della graduatoria. Il Tennistavolo Norbello (Franco Sanna e Mauro Mereu) stazionano invece all’ultima posizione nel “B”.

Giuseppe Demontis del Tennistavolo Sassari

PAROLA AI TESTIMONI OCULARI

Guido Spano (Tecnico Tennistavolo Sassari): “Per quanto ci riguarda, essendo la seconda volta che partecipiamo a una manifestazione in campo paraolimpico, decisamente è stata una cosa molto positiva. Considerando il livello degli atleti in campo, rispetto al livello dei nostri che hanno incominciato sei mesi fa, abbiamo riscontrato che anche essendo moltissimo indietro rispetto a tutti loro, i nostri atleti ci hanno messo un altissimo impegno, dando a loro volta grandissime soddisfazioni alla società, tra cui dirigenti, allenatori e atleti compresi. In quanto al torneo, e organizzazione, abbiamo avuto un’ottima assistenza, accoglienza e gentilezza da parte di tutti, compresi gli arbitri, e nonostante la distanza e le grosse difficoltà che abbiamo avuto nel raggiungere la destinazione, ci sentiamo di dover dire che e stata una soddisfazione essere stati li con tutti quei campioni, che anche avendo rispetto ai nostri atleti un divario di preparazione di gran lunga superiore al nostro, ci sono stati vicini e ci hanno accolto in maniera stupenda. Per tanto ringraziamo tutti indistintamente”.

Il team del Tennistavolo Sassari

Ana Brzan (Tecnico Tennistavolo Norbello e Tennistavolo Quartu): “Cominciamo con il team del sud Sardegna; Daniel e Giammarco avrebbero dovuto disputare due incontri, ma una squadra si è ritirata. Se la vedono contro Michela Brunelli e Alessandro Giardini: finisce 3-0 per i rappresentanti della Fondazione Bentegodi perché c’è troppa differenza. Stiamo parlando di due atleti della nazionale che stanno al Centro Paralimpico di Verona e i meglio informati sanno che Brunelli è vincitrice di innumerevoli medaglie a livello mondiale. Spostandomi a Norbello dico che Franco Sanna e Mauro Mereu han perso 3-0 con Molfetta, troppa differenza pure lì. Stesso risultato contro la siciliana Radiosa. In definitiva hanno giocato bene contro il Molfetta, ma male contro i siculi anche se vincere sarebbe stato difficile. Gli avversari sono particolarmente proibitivi per Mauro perché sono di classe superiore alla sua. Franco ha avuto un calo enorme rispetto alla partita con il club pugliese”.

Ana-Brzan-tra-Franco-Sanna-e-Mauro-Mereu.

Andrea Manis (Muraverese): “Purtroppo con altre due sconfitte termina la prima fase del girone eliminatorio di questo campionato paralimpico 6-10. Arriviamo quinti classificati su 6 squadre e c’è un po’ di amarezza per aver perso contro l’Isola che non c’è, squadra alla nostra portata questo anno. Ci saremmo classificati quarti con l’accesso ai play off di maggio. Sicuramente un anno di transizione, il nuovo acquisto Pietro Ghiani ha ripreso dopo dieci anni di inattività, io pago il totale cambio di materiale e soprattutto il poco allenamento. Ringrazio Pietro per aver condiviso con me questa sua nuova esperienza, la società Muraverese per averci dato possibilità di poter disputare nuovamente un campionato nazionale”.

L’AZZURRA CAGLIARI SI AGGIUDICA IL TITOLO DI CAMPIONE REGIONALE A SQUADRE

La palestra scolastica di Torangius a Oristano ha ospitato l’ultimo capitolo del Campionato regionale a squadre veterani che aveva visto ai nastri di partenza 21 compagini suddivise in tre gironi. Dopo i tre concentramenti della regular season sono affiorate le quattro favorite alla vittoria finale.

Seppur ripescata come migliore seconda, l’Azzurra Cagliari sorprende tutti grazie al duo composto da Roberto Murgiano e Maurizio Piano. Prima sconfigge il TT Monserrato di Marco Pisu, Riccardo Di Giovanni e Gianpaolo Manca che nella prima fase aveva vinto il girone A precedendo proprio il team del presidente Gianni Pomata. Poi in finale ha la meglio sull’Alghero (Christian Mulas e Carmine Niolu) che a sua volta si era imposto sul tandem di casa (TT Oristano Iridata) composto dal presidente Nicola Cuccureddu e Carlo Maulu. Il dirigente giocatore oristanese ha dichiarato che sia lui, sia il suo compagno di squadra non erano molto in forma a causa di contratture al polpaccio e mal di schiena. Però è rimasto favorevolmente colpito dal quadrangolare finale: “A noi è piaciuto molto ha sottolineato Cuccureddu – è un torneo da valorizzare e spero che le partecipazioni aumentino per il prossimo anno, nell’ottica di un maggior numero di appuntamenti nel quale lo sport diventi un vincolo di aggregazione e divertimento”.

Azzurra campione sarda veterani a squadre

CAMPIONI SARDI VETERANI A SQUADRE: UN TITOLO CHE MANCAVA NELLA BACHECA DELL’AZZURRA

(di Maurizio Piano)

Non era l’obiettivo principale di questa stagione, che rimane ovviamente la salvezza nei campionati di C2 e D1, ma certo è un successo che non può che farci felici.

La semifinale dei playoff ci ha visti opposti al Monserrato Verde, squadra che era stata l’unica a batterci nella fase a gironi e che aveva poi vinto il Girone A. Ad iniziare il match sono stati Roberto Murgiano e Marco Pisu, col nostro portacolori a dare gran filo da torcere al ‘numero 1’ del Monserrato, che è infine riuscito ad avere la meglio per 3-2 dopo essere stato in svantaggio per 2-1. Nel secondo match sono sceso in campo io e contro Gian Paolo Manca: ho avuto difficoltà ad entrare in partita, cercando con troppa frenesia di chiudere subito il punto contro un Gian Paolo abile nello sfruttare proprio questa mia pecca. Perso il primo set, però, sono riuscito a mettere in atto i suggerimenti dei miei compagni di squadra e, giocando in maniera più ragionata ciascun punto, mi sono imposto abbastanza facilmente nei successivi tre set. Sull’1-1 è arrivato il momento del doppio, sapevamo sarebbe stato probabilmente decisivo e abbiamo deciso di non effettuare cambi: lo abbiamo quindi giocato io e Murgiano, visto che nell’ultimo concentramento avevamo dimostrato di integrarci bene coi nostri rispettivi modi di giocare, e in effetti siamo stati decisi e concreti nel battere per 3-0 la coppia formata da Pisu e Riccardo Di Giovanni.

Il possibile match point per noi ha visto scendere in campo il sottoscritto contro Pisu, giocatore con cui avevo perso nelle due occasioni in cui l’avevo affrontato. La gara persa, ma ben giocata, durante la fase a gironi, mi aveva fatto capire di avere le chance di poterlo battere solo qualora avessi giocato al massimo delle mie possibilità. Così sono sceso in campo molto determinato, è stata durissima ma ci sono riuscito: ho vinto per 3-2, in una partita combattuta in ogni punto da entrambi e per larghi tratti anche spettacolare; sono riuscito a mantenere alta la concentrazione e il livello del gioco per tutto il match, senza concedere a Pisu nessuna delle mie non rare pause mentali e i due set da lui vinti se li è dovuti conquistare punto su punto. Mi scuso per il dilungarmi particolarmente, e anche enfaticamente, su questo match ma è una vittoria che mi ha entusiasmato non solo per come è arrivata, senza dubbio la mia miglior partita finora in questa stagione e probabilmente nelle ultime due stagioni, e per il fatto che è stato il nostro biglietto per la finale, ma anche perché conquistata contro un avversario che ho sempre ammirato sia come atleta (e quando io vincevo i Campionati Sardi degli allora NC ad inizio anni ’90 lui era un già seconda categoria) che come persona per il suo modo di comportarsi in campo e fuori.

Roberto Murgiano (Foto Tomaso Fenu)

Neanche il tempo di esultare per la vittoria della semifinale che dobbiamo scendere subito in campo per la finale, dove abbiamo affrontato l’Alghero, che in precedenza aveva battuto i padroni di casa dell’Oristano. Il primo match fra Murgiano e Carmine Niolu ha visto prevalere quest’ultimo per 3-1 senza particolari difficoltà, col mio compagno di squadra che è riuscito ad entrare poco nel match, merito anche del solido gioco dell’avversario. Nella seconda partita ho rimesso in parità il risultato battendo Salvatore Mulas, in un match nel quale ho subito un po’ troppo, soprattutto nel primo set, il suo servizio ma comunque chiudendo sul 3-0.

Sapevamo che anche in questa gara il doppio sarebbe stato determinante, abbiamo così deciso di non cambiare formazione e scendere in campo ancora una volta io e Murgiano: contro Niolu-Mulas abbiamo chiuso con un 3-0 abbastanza agevole. Contro Niolu ho poi avuto io il primo match point per noi ma non sono riuscito a sfruttarlo: vinto il primo set a 9, ho poi ceduto al muro eretto dal mio avversario e, per la verità anche alla stanchezza, mentale più che fisica, perdendo i successivi tre set a 3, 6 e 6. Così, la finale si è decisa all’ultimo incontro fra Murgiano e Mulas: l’atleta algherese ha avuto la meglio nel primo set, vinto con grande grinta per 12-10, ma il mio compagno di squadra ha poi aggiustato il tiro del suo gioco e messo in tasca i successivi tre set (7, 6, 5) regalandoci così la vittoria.

Voglio infine precisare che anche se in questi playoff siamo scesi in campo solo io e Murgiano, l’apporto dalla panchina da parte di Giovanni Pomata e Mauro Serra, con consigli tattici e tifo, è stata molto importante e li ringrazio. Ora, però, c’è da mettere da parte i festeggiamenti per questo titolo e concentrarci sul rush finale di campionato: soprattutto per la mia C2 la salvezza è ancora tutta da conquistare e ci aspettano partite molto difficili, a partire da sabato prossimo con la trasferta in casa della Saetta

Maurizio Piano (Foto Tomaso Fenu)

RECUPERI E ANTICIPI DI CAMPIONATO

Tre partite si sono giocate la scorsa settimana in D2: due posticipi (girone C) ed un anticipo della penultima giornata (girone E).

Il San Orione Carbonia cambia location ma vince i posticipi con entrambe le sue formazioni. A Pino Contini l’onore di commentare l’ennesimo successo della capolista: “Quella tra San Orione A e Decimomannu C è stata un’altra gran bella partita animata da giocatori molto forti per questa categoria. Alla fine la squadra sulcitana ha dimostrato ancora una volta di essere il club imprendibile del girone grazie ai contributi di Vito Moccia, Luciano Macrì, Marco Lai e il mio ovviamente. L’inaugurazione della nuova palestra è coincisa con un 4-2 finale che ci porta la certezza dei play off per accedere alla categoria superiore. Come ultimo arrivato in questo club ammetto di aver trovato i fattori ideali per coltivare al meglio questa passione. La mia voglia di crescere è inarrestabile grazie anche agli altri amici che gravitano attorno al San Orione come Pietro Pili, Chicco Bianciardi, Angelo Serri, Stefano Pittau Franco Fara e Marco Ibba. Lascio per ultimo il piccolo Federico Ibba che come gli altri contribuisce a rendere grande questa società che alla lunga riuscirà a prendersi tante belle soddisfazioni”. Il risultato finale porta la firma di Macrì (doppietta) e poi Lai e Contini. Punti ospiti di Daniele Pitzanti.

Luciano Macrì (Foto Tomaso Fenu)

Sul successo della vice capolista San Orione B il testimone passa proprio al giovane Federico Ibba: “Bella partita a Carbonia con l’inaugurazione della nuova palestra in via Roma ma con un po’ di nostalgia per l’Oratorio che lasciamo con tanti ricordi positivi. Incontriamo il Guspini che scende in campo con Gian Paolo Collu, il mio amico Nicolo’ Carta e Christian Liscia. La prima partita la vince mio padre Marco (3-0 contro Nicolo’), la seconda Stefano Pittau (3-0 su Liscia), poi io soffro ma vinco su Collu per 3-2. Stefano coglie un 3-0 su Nicolo’ e mio padre ingaggia in un’altra guerra all’ultimo sangue con Collu che riesce a vincere 3-1. In chiusura io 3-0 su Cristian .Un saluto a tutti I simpaticissimi amici del guspini”.

Stefano Pittau (Foto Tomaso Fenu)

Nel girone E La Saetta Rossa ospita la Muraverese Gialla. C’era il presidente sarrabese Gianluca Mattana: “Ci presentiamo a Quartu per la penultima giornata di campionato di serie D2 girone E, con una formazione dove l’età media è di 9 anni con Alberto Piras, Samuele Camboni, e Simone Cocco. Ad attenderci la Saetta Rossa con i due Murtas, Buccarella ed il solito Picciau. La partita, che non ha niente da dire per la classifica finale, si dimostra subito piacevole e combattuta da ambo le parti.

Si comincia con Simone Cocco che impatta sul puntino di Alessio Picciau rimettendoci la partita in un niente (-1,-5,-8). Non è da meno Samuele Camboni, che non riesce ad impensierire l’esperto Francesco Murtas, anche qui un veloce 3-0 per il quartese che chiude la contesa (-3,-6,-3). La terza partita è più equilibrata sia dal punto di vista tecnico, sia di età anagrafica; comincia bene il muraverese che porta a casa il primo set, cede il secondo ai vantaggi e prevale poi nel terzo e quarto su un Mattia Murtas molto nervoso (6,-11,6,8).Sul 2-1 per La Saetta ancora i puntini di Alessio Picciau su un acerbo Samuele Camboni; ne scaturisce un veloce 3-0 con parziali che si commentano  da soli (-1,-1,-3).

Quinto incontro con i padroni di casa che sostituiscono Mattia Murtas con Riccardo Buccarella che affronta Simone Cocco. La partita è piacevole e ricca di colpi che strappano applausi al pubblico presente. Simone si porta subito in vantaggio al primo, recupera e chiude a suo favore il secondo, rimane al palo nel terzo e vince la partita ai vantaggi del quarto (8,10,-7,12). Ultimo incontro con Francesco Murtas che tiene a bada ancora in tre set un combattivo Alberto Piras (4,4,6)”.

Simone Cocco (Foto Tomaso Fenu)

RITORNANO I CAMPIONATI NAZIONALI E REGIONALI A SQUADRE

Ultimi scampoli per il campionato di serie A1 con le due squadre isolane aggrappate ad un sottile filo per non rischiare di retrocedere. La Marcozzi Cagliari comincia venerdì 5 aprile 2019 ospitando alle ore 15:00 (Palatennistavolo via Crespellani) il Lomellino. Il giorno dopo alle 19:30 riceve il Verzuolo. Un’ora prima nella palestra di via Azuni va in scena, dopo tanto tempo, una partita doppia con obiettivi agli antipodi. La A1 femminile del Tennistavolo Norbello Comuni del Guilcer ritorna alle semifinali play off scudetto dopo tre stagioni di digiuno, affrontando il Castel Goffredo campione d’Italia in carica. In contemporanea il team maschile è chiamato a vincere a tutti i costi con il Lomellino (anche se la gara di venerdì al Palatennistavolo darà precise indicazioni su come sarà la situazione da gestire).

Ultima chiamata per la salvezza del Tennistavolo Norbello di A1 maschile (Foto Stefania Serra)

Scendendo di un gradino, la Marcozzi di A2 maschile si gioca la terza piazza ospitando il Campomaggiore Terni (6 aprile 15:30). Ultimo concentramento della stagione regolare per la A2 femminile con il Quattro Mori Cagliari, primo in classifica del girone C impegnato domenica nel concentramento di Spadafora con sfide contro Frassati e le padrone di casa dell’Astra Valdina.

In B1 maschile altro incontro casalingo per la Marcozzi che sfiderà la Sportenjoy Rosanero (sabato, h. 15:30).

In B2 maschile spicca il derby salvezza di Nulvi tra Santa Tecla e Il Cancello Alghero (Sabato, Palasport Corso Vittorio Emanuele h. 16). Tre quarti d’ora dopo la Muraverese gioca nella sua palestra di viale Rinascita contro la romana King Pong. In trasferta il Muravera TT che alle 17:30 affronta il TT Mugnano.

Ultimi verdetti play off arriveranno dalla B femminile (girone G) con il concentramento organizzato ancora dalla società King Pong di Roma. La capolista Tennistavolo Norbello proverà a staccare il tagliando play off opponendosi prima alla formazione di casa e poi nel big match con la vice capolista Muravera TT che in precedenza se la vedrà con il Quattro Mori Cagliari. Il team di via Crespellani, ultimo in graduatoria, chiuderà la regular season opponendosi al Mugnano.

In C1 maschile Muraverese e Tennistavolo Sassari sono all’inseguimento della leader Roma 12 che dista appena due lunghezze. Il team sarrabese ospita il Fermi Iglesias (sabato 6 aprile 2019 alle 16:45). Turritani invece di scena a Quartu opposti al Tennistavolo Norbello (Palestra via Vespucci, h. 16:30).

Nel massimo campionato regionale di serie C2 il TT Guspini prova a conquistare la promozione in anticipo andando a giocare sul campo del Decimomannu. In caso di successo sarebbe C1 sicura per migliore differenza set con l’inseguitrice Monserrato che giocherà sul campo del quasi spacciato Tennistavolo Norbello.

Il TT Decimomannu proverà a fermare il Guspini (Foto Tomaso Fenu)

Azzurra e Tennistavolo Sassari rischiano la retrocessione se dovessero cadere due teste dalla C1 e perciò sono chiamate a muovere la classifica: la prima ospitando l’Alghero e la seconda in casa de La Saetta.

A tre giornate dal termine il campionato di D1/A risulta incertissimo sia per la lotta promozione, sia per la salvezza. Apparentemente un testa coda innocuo quello tra La Saetta e Quattro Mori con il team rosa che ha ancora ottimi margini di speranza. La vice capolista Muravera riceve la pericolante San Orione Rosmarino. Le terze in classifica Muraverese e Azzurra giocano rispettivamente contro Monserrato (in casa) e Torrellas Capoterra (trasferta).

Nel girone B il Santa Tecla Nulvi deve amministrare due punti di vantaggio sulla Libertas Sassari. La capolista se la vede contro il fanalino di coda Oristano Bianco Rosso. Sassaresi invece impregnati nel match di cartello a Ghilarza, nella sede della terza forza del campionato.

Si gioca anche nei cinque gironi della D2.

TENNISTAVOLOLTRE SFONDA UNA PORTA APERTA A SELARGIUS

All’Istituto Scolastico Dante Alighieri di Selargius il Tennistavolo è di casa già da tempo. Grazie all’intermediazione di diversi insegnanti appassionati della disciplina si è riusciti a recuperare ben nove tavoli che ogni anno vengono utilizzati da tutte le classi per un’attività intensiva che si protrae per un mesetto.

La docente Ignazia Vincis

Far attecchire tra queste mura TennistavolOltre è stato quindi un gioco da ragazzi. La dirigente scolastica della scuola campidanese Patrizia Fiori ha incaricato i suoi validi collaboratori Corrado Pilia e Gabriele Follesa affinché il progetto che vede come partner istituzionali la FITeT (Federazione Italiana Tennistavolo), Fondazione Vodafone, l’Ufficio Scolastico del MIUR e il Comitato Italiano Paralimpico, potesse decollare indisturbato.

Si comincia con le lezioni teoriche

Ma c’è un altro elemento importante che contraddistingue questa scuola: l’attenzione e l’affetto rivolto nei confronti degli studenti disabili che hanno l’opportunità di svolgere un ampio assortimento di attività, tra cui spiccano la musicoterapia, la piscina e i corsi di cucina. In realtà se proprio c’è da trovare un neo che ha messo a dura prova la predisposizione del progetto è stato proprio riuscire ad incastrare il Tennistavolo in mezzo ad una programmazione così serrata.

Ma per la gioia dei cinquanta studenti coinvolti nell’apprendimento, uno spazio ad hoc è stato trovato: il tecnico paralimpico federale Ana Brzan e la sua collaboratrice Martina Mura potranno impegnarsi a fondo per trasmettere la passione di uno sport che fa faville in tutti e cinque i continenti.

Martina Mura e Daniel Maris danno una dimostrazione pratica

La giornata inaugurale ha incantato non solo i protagonisti di TennistavolOltre ma anche le altre classi coinvolte per assimilare le sfaccettature di uno sport dalle mille virtù.

Il presidente della FITeT Sardegna Simone Carrucciu ha usato un linguaggio più colloquiale possibile per trasmettere i valori olimpici e paralimpici che si incuneano tra racchette, retine e palline. A dargli manforte Martina Mura, il testimonial paralimpico romeno Daniel Catalin Maris e il membro della giunta Cip Sardegna Carmelo Addaris. Entusiasmo alle stelle quando si sono aperti i tavoli è si è dato inizio alle danze spericolate per ribattere ai servizi impostati da tecnici e giocatori.

I protagonisti della tappa di Selargius

“I ragazzi hanno accolto con molto entusiasmo la proposta – ha evidenziato il referente del progetto Gabriele Follesa – e i bambini disabili fruitori del progetto sono ben contenti, come i loro compagnetti che parteciperanno come sostegno all’iniziativa. Penso che sia stato un grosso successo perché i ragazzi erano molto entusiasti, soprattutto in quel momento particolarmente gioioso, quando hanno potuto confrontarsi sul tavolo con Daniel. Al Dante Alighieri non abbiamo la funzione di cercare i talenti, facciamo delle semplici proposte e diamo spazio al tennistavolo come al basket, la pallavolo, la palla tamburello. Poi saranno i ragazzi a scegliere. Capita che alla fine dei tre anni delle scuole medie qualcuno cambi attività sportive perché le conosce meglio”.

Tanto divertimento per TennistavolOltre

La pratica sportiva paralimpica primaria di Carmelo Addaris è sempre stata l’atletica, ma può vantare dei precedenti anche col tennistavolo: alle Paralimpiadi di Seul, nel 1988, passò addirittura un turno benché non fosse minimamente allenato. Problemi di carattere fisico gli stanno impedendo di continuare la sua recente esperienza con il Tennistavolo Quartu dove ha disputato un campionato di serie A assieme a Daniel Maris.

“Con TennistavolOltre si è avuta un’ulteriore conferma dei riscontri precedenti in termini di coinvolgimento – ha detto Addaris – e ho colto un’attenzione particolare dei ragazzi durante l’esposizione di concetti che per loro erano abbastanza sconosciuti. Importante anche il momento in cui hanno giocato con Daniel e poi la portata più ampia che si è avuta in palestra. Penso che sia una conferma di un percorso che il CIP e le sue federazioni affiliate stanno seguendo ormai da diverso tempo”.

Simone Carrucciu e Carmelo Addaris

Simone Carrucciu ringrazia sentitamente tutti quanti e si prepara al prossimo appuntamento, previsto a Bonarcado presso l’Istituto Comprensivo Santulussurgiu Bonarcado venerdì 5 aprile alle 11:30. Con lui parteciperanno la referente di TennistavolOltre Mariantonietta Pinna, Michele Sassu (Ass. Sport Comune di Bonarcado) e la sua collega alla pubblica istruzione Loredana Pippia, il dirigente scolastico Giuseppe Scarpa, il referente MIUR provincia di Oristano Salvatore Melis, il presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna, i tecnici Ana Brzan, Martina Mura e il testimonial paralimpico lanuseino Giammarco Mereu.

Colpo d’occhio dalla palestra Alighieri di Selargius

“Ogni volta che visito un nuovo istituto provo sensazioni particolari che danno ulteriori stimoli nella missione di propaganda del tennistavolo – conclude Carrucciu – e le mie più strette collaboratrici Ana Brzan e Martina Mura, cui si aggiungono i vari testimonial paralimpici, penso che abbiano capito cosa significhi uscire dai nostri tradizionali confini e abbracciare situazioni inedite che permettano una vantaggiosa semina”.