INCREDIBILE QUATTRO MORI CAGLIARI: STRAVINCE LA SUPERCOPPA ITALIANA
Esplode la gioia, il tennistavolo sardo colpisce ancora con un’altra chicca di prim’ordine. Dopo aver conquistato la Europe Cup nel 2023, il Quattro Mori Cagliari si regala un’altra impresa, confezionata al Palatennistavolo Mazzi di Castel Goffredo, fortezza raramente inespugnabile per via di un blasone per ora inimitabile. Fa sua la “Supercoppa Italiana” femminile, competizione che annualmente pone di fronte la squadra Campione d’Italia e la squadra vincitrice della Coppa Italia della stagione. Entrambi i trofei li detiene il Castel Goffredo, ma il regolamento, in questo caso, prevede che la competizione si disputi tra la squadra scudettata e la finalista della Coppa Italia che nell’ultima edizione, come si ricorderà fu la compagine del presidente Mario Gabba, incaricata di ospitare la manifestazione nel palazzetto di via Crespellani.

Il regolamento ha previsto per l’occasione la formula di gioco denominata Swaythling con 9 singolari. Pertanto, su un tavolo solo, l’incontro si è disputato con una successione detta a staffetta, dove le protagoniste, alternandosi, hanno dato vita delle mini partite, interrotte quando una delle due squadre totalizzava cinque punti e relativi multipli. Chi arrivava per prima a quota 45 si aggiudicava il set. Il team allenato da Stefano Curcio ha affrontato la sfida a sangue freddo, senza il calore del proprio pubblico e davanti ad un’autentica corazzata. Il tecnico cagliaritano conferma ancora una volta di avere particolari doti nel far uscire il meglio dalle sue giocatrici negli incontri che contano. Tra l’altro avendo a disposizione una squadra nuova per due terzi e alla sua prima volta assoluta insieme. Alla confermata Miriam Carnovale, si sono aggiunte due fortissime compagne: la francese Pauline Chasselin e la cinese Ma Henghyu. Insieme hanno lottato con grande ardore davanti ad avversarie di grido come la romena Bernardette Szocs, la sua connazionale (ed ex Quattro Mori) Andreea Dragoman, la pluri-decorata Niko Stefanova e la giovane in ascesa Nicole Arlia. Non c’è stato bisogno del terzo set perché le ospiti hanno fatto loro i primi due parziali terminati 45-37, 45-40 e con le tre vincitrici, sempre in vantaggio, che si sono spartite 30 punti a testa.

Ai microfoni del giornalista FITeT Roberto Levi Stefano Curcio è quasi incredulo: “A Castel Goffredo non avevo mai vinto e portare a casa un trofeo è stato molto emozionante. Sono molto contento delle mie ragazze. Pauline è stata la trascinatrice e ha confermato di essere una grande giocatrice anche in un format come questo in cui tutti i punti sono importanti. Si tratta di un bell’innesto anche in prospettiva campionato. Ma, a parte le difficoltà nel secondo set contro Szocs, ha sbagliato poco. Anche Miriam è stata bravissima. Abbiamo, insomma, vinto di gruppo ed è un aspetto che a me piace sempre molto.Questa Supercoppa ci permette di ridurre le distanze rispetto ai ragazzi della Marcozzi, che nella scorsa stagione si erano aggiudicati la Coppa Italia e lo scudetto paralimpico in carrozzina. Dopo la Europe Cup, mancava un successo in Italia ed è arrivato. Ne sono molto orgoglioso”.
Ecco invece il punto di vista di Miriam Carnovale: “Sono molto felice del lavoro svolto dalla squadra che ha lottato l’una per l’altra. Questo risultato non arriva per caso soprattutto dopo dodici anni di dominio puro del Castel Goffredo. È stata una gara nuova per via della particolare formula, con tanti dubbi e incertezze sull’esatto svolgimento della gara. All’inizio ci siamo anche trovate a disagio per la temperatura bassa e la mancanza di riscaldamento. Seppur non abituate a girare ogni cinque punti, evidentemente l’esperimento ci ha giovato perché se ci fossimo relazionate alle padrone di casa con la formula tradizionale, sarebbe stata molto difficile per noi. Così invece tutto diventa molto più imprevedibile e la ricerca dei punti forti è essenziale per conservare il pallino del gioco. Personalmente ciò che mi rende fiera del nostro rendimento è che non abbiamo mai chiuso uno scambio in svantaggio. Lottando ad armi pari ci siamo rivelate migliori nella gestione della staffetta. Alla fine il nostro coraggio ci ha premiato, come anche l’aver giocato con la mente libera”.

AL PRIMO OVER DELLA STAGIONE MAXIM KUZNETSOV È IL PIU’ FORTE
Nessun vincolo di categoria e di genere. La bellezza di potersi incontrare su un tavolo con differenze di classifiche esorbitanti ed imparare comunque qualcosa, nel nome di una sportività che i 57 protagonisti hanno tutelato scrupolosamente lungo tutta la durata del primo trofeo Over della stagione. Ottimo l’impatto, altrettanto significativo l’incontro avvenuto al Palatennistavolo di Cagliari tra anime diverse che interpretano a modo loro una disciplina acchiappa cuori.
Sotto la direzione dell’ufficiale di gara Rossana Spiggia, coadiuvata dall’aspirante giudice arbitro Davide Portas e con l’organizzazione targata Marcozzi in collaborazione con la FITeT Sardegna, i protagonisti più o meno emozionati, in rappresentanza di 18 società si sono buttati nell’arena. Ma ovviamente i più forti sono venuti fuori alla distanza, e tra questi l’incoronato della giornata è stato Maxim Kuznetsov (Quattro Mori Cagliari) che in finale superato in tre set Gabriele Bianchi (Muravera TT). Il russo guspinese, una volta approdato nel tabellone, ha avuto ragione prima di Giancarlo Carta (Paulilatino 2014) poi del “forestiero” Roberto Tessari (Nerviano Tennistavolo), e in semifinale di Alessandro Costa (Muravera TT). Bianchi si è invece distinto superando nell’ordine il responsabile della Commissione regionale tornei Francesco Ara (Santa Tecla Nulvi), il lanuseino e suo compagno di scuderia Elia Licciardi, Lorenzo Martinalli e la cinese Ma Hengyu entrambi del Quattro Mori Cagliari.

Tra i primi otto compaiono Nicholas Famà e Antonio Giordano (Muravera TT).
LA DISAMINA DELLA MANIFESTAZIONE CON MAXIM KUZNETSOV
Più passa il tempo, più Maxim Kuznetsov, classe 1977, ha voglia di sbalordire, soprattutto sé stesso.
Max, come ti è sembrato l’ambiente in via Crespellani?
La gestione del torneo da parte dell’organizzazione è stata impeccabile. Onestamente mi aspettavo la partecipazione di più atleti forti, in particolare degli stranieri che gravitano quotidianamente al Palatennistavolo di Cagliari. Purtroppo per varie ragioni non hanno potuto giocare, vanificando la massima competitività del torneo.
Ti sei immerso in una formula anomala
Direi strana, perché senza limiti rispetto ad altri tornei. Però è da ritenersi bella da parte di chi non avendo la possibilità di confrontarsi con profili di un certo livello in questa circostanza può provare sensazioni uniche.
Come inizia il tuo percorso verso il successo?
Nel girone non ho incontrato tantissima resistenza, successivamente ho incrociato il mio compaesano Giancarlo Carta, avversario di valore con cui mi alleno spesso e volentieri. Il match è stato intenso e pur vincendo tutti i set l’ho affrontato con molta concentrazione in quanto solo l’inizio di una serie di battaglie che avrei dovuto affrontare andando avanti con gli scontri diretti. In questi casi l’imperativo era di non rilassarmi.
Poi sono arrivati i quarti di finale
In questo caso il lombardo Roberto Tessari, classe 1957 (Nerviano Tennistavolo) che in passato avevo già incrociato una volta. Con tutta onestà devo ammettere che la sua puntinata nel rovescio mi ha impegnato parecchio e ho dovuto dare il massimo per batterlo perché mi ha messo parecchio in difficoltà specie nel servizio. Nel primo set perdevo 10-8; nel secondo mi sono trovato sotto 7-3.
Poi è arrivato il turno con Alessandro Costa
Contro di lui ho dovuto usare tutte le mie armi per batterlo. Secondo me, rispetto all’ultima volta che l’ho incontrato, nella scorsa stagione, è migliorato molto in tante situazioni: gestione della partita, colpi, e altro ancora, al punto che ho avvertito la sua pressione.

E arrivò lo scontro decisivo
Gabriele Bianchi non l’avevo mai incontrato in precedenza. Ha fatto un ottimo percorso per arrivare in finale e quindi ho preso sin da subito la finale con la giusta serietà perché una minima sbavatura avrebbe potuto essere fatale. D’altro canto lui aveva eliminato il mio compagno di squadra Lorenzo Martinalli. Sono stato bravo a rompere gli equilibri a metà dei primi due set e a prendere margini di vantaggio. Nel terzo, quando sul 5-1 sembrava già chiuso a mio favore, dopo un paio di leggerezze mie e un paio di punti belli suoi, si è creata una situazione di equilibrio durata sino alla fine, quando sono riuscito a vincere.
Insomma, sei contento..
È una vittoria che fa bene al morale per affrontare i prossimi impegni nel complesso ed equilibrato campionato di A2 maschile, composto da squadre molto forti. L’obiettivo di vincerlo rimane, a patto che tutti quanti ci si impegni fino in fondo.
GIORNATA ROSA: VINCE ROZANOVA, PIU’ ALTRI PODI “SARDI”
Il Tennistavolo Sassari è l’unica società sarda, tra quelle presenti a Cadelbosco di Sopra (Reggio Emilia), ad essere salita sul podio più alto nei quattro tornei previsti dal cartellone riservato alle Giornate Rosa – 11° Memorial Elvira Gattulli.
Ciò è potuto accadere grazie all’ottima performance dell’italo-russa Elena Rozanova che si è imposta nel Singolo Femminile Top 3 riservato ad atlete con un ranking dal 51° al 200 posto. In finale ha battuto la sua compagna di scuderia Lisa Bressan che regala un altro podio al club turritano
Grazie all’argento di Giulia Cavalli, sconfitta in finale da Nikoleta Stefanova (Castel Goffredo) nel singolare Top 2, riservato alle atlete aventi un ranking dal 1° al 50° posto, anche il Muravera TT ha potuto dire la sua nella rassegna.

Esulta pure il Tennistavolo Norbello che nello stesso Top 2 vede salire nel terzo gradino del podio la pongista russa Sofia Ivanova.
Nella classifica per società secondo posto per il Tennistavolo Sassari, finito alle spalle del Tennistavolo Vallecamonica.
Tornando all’exploit di Rozanova, ha prevalso negli ottavi per 3-0 su Isabella Maria Jar (Tennistavolo Torino) e nei quarti per 3-0 (11-7, 14-12, 11-3) su Marina Nikolic (Fondazione Bentegodi), e per 3-2 su Lisa Bressan.
“Non mi aspettavo proprio di vincere – ammette Elena Rozanova – perché le mie ultime apparizioni in terza categoria non sono andate molto bene, considerato che mi bloccavo tra gli ottavi e i quarti. A Cadelbosco di Sopra mi sono sorpresa nel vedere un gran numero di iscritte rispetto alle edizioni precedenti; anche nei 2a categoria hanno partecipato colleghe di altissimo livello. Nel complesso il torneo è stato organizzato molto bene. Ho approfittato di una mezza giornata libera in mezzo agli impegni da allenatrice con i miei ragazzi, per partecipare. La gara più complicata l’ho affrontata ai quarti di finale contro la pongista croata Marina Nikolic, in forza alla Fondazione Bentegodi Verona. Tutte le altre sono state agevoli, contro giovani atlete, fino a quando non ho incrociato, in finale, la mia compagna di squadra Lisa Bressan. Abbiamo protratto la sfida fino al quinto set, quando sono stata particolarmente fortunata nel beneficiare di ben cinque retine. Ma quel che conta è vincere. Per la stagione in corso non ho particolari aspettative, spero soltanto di fare un buon campionato di B femminile”.

A1 MASCHILE: MURAVERA CORSARO A MULINU BECCIU
Dopo quasi un mese di sosta va in atto la seconda giornata d’andata della A1 maschile che comincia con l’anticipo di Cagliari dove la Marcozzi scivola nuovamente di fronte al suo caloroso pubblico sebbene di misura come accadde all’esordio con la Bagnolese. Di fronte una matricola Muravera TT conscia delle proprie potenzialità, trascinata dal neo papà moldavo Putuntika che batte agevolmente Vallino Costassa e poi capovolge in extremis una situazione in cui l’ha visto per due volte annullare match point all’indiano Chandra per poi consegnare i primi due punti della stagione al club sarrabese. Per i padroni di casa bene Carlo Rossi che conserva il 100% di media battendo Giordano. Tra gli ospiti un punto anche per Ismailov. Sabato pomeriggio, a Nulvi, altro derby, con la matricola Santa Tecla che ospita i campioni d’Italia del Tennistavolo Sassari.

A1 FEMMINILE: NORBELLO E SASSARI VITTORIOSE
Si apre il sipario di un’altra competizione molto interessante. Le vice campionesse d’Italia ripartono col piede giusto e vanno a vincere sul campo del Quattro Mori, fresca detentrice della Supercoppa italiana, dopo una sfida intensa ma mai messa in discussione sul piano del risultato. La ceca Matelova rifila tre set all’esordiente cinese Ma. Il raddoppio del Tennistavolo Norbello giunge con il nuovo innesto russo Anastasiia Kolish che dopo un primo parziale in cui non è esistita, ha trovato forze e coraggio per vincere i tre set successivi contro la quotata francese Chasselin. L’italo cinese Tan Wenling continua a soffrire pesantemente il gioco di Carnovale che la batte con una condotta ineccepibile. Rimette tutto a posto la fuoriclasse ospite Matelova che seppur soffrendo i colpi di coda della avversaria francese riesce a vincere dopo un clamoroso recupero.

Il Tennistavolo Sassari rispetta il fattore casalingo e si impone su un Muravera TT rimaneggiato che ha lasciato spazio alle giovani promesse Seu e Minurri. In casa turritana a dare maggiore impulso alla rotondità del risultato ci ha pensato la romena Ciobanu, vincente sia su Minurri, sia sulla romena Istrate. L’altro punto lo ottiene l’italo-cilena Ortega su Seu. Punto sarrabese di Istrate ad apertura delle ostilità su Simon.

IL PUNTO SUI CAMPIONATI PARALIMPICI
La Sardegna gran protagonista dei campionati nazionali paralimpici con ben dieci società iscritte. Doveroso iniziare la fugace carrellata di risultati con le prime performances dei campioni d’Italia in carica della Marcozzi Sitor nella classe 1-5 (in carrozzina). Il duo Mitar Palikuka – Ivan Gaias, di scena a Imola, chiude con un successo (Radiosa “I Draghi”) e un passo falso (Lo Sport è Vita) ma il fuoriclasse serbo conserva il 100% di media.

Nella massima serie riservata alla classe 6-10 (in piedi), ottimo esordio della matricola Santa Tecla Nulvi composta dal confermato Alexandros Diakoumakos e il nuovo arrivato Matteo Scuto. Nel concentramento di Mazzano (BS) si registra un’agevole vittoria nei confronti dei corregionali della Muraverese ed una più sofferta sul Saronno.

Il club sarrabese con il navigato duo Andrea Manis-Luca Paganelli non muove ancora la classifica perché trova un disco rosso anche nei confronti del Circolo Tennistavolo Molfetta.

Cinque compagini sarde su sette totali popolano il girone C della A2 in carrozzina tenuto a battesimo al Liceo Peano di Roma. Il Cagliari TT Rossa è prima a punteggio pieno in quanto superiore sia ai compagni di scuderia del Cagliari TT Bianca, sia ai “cugini” della matricola TT Sinnai Nera. Artefici dei due derby isolani, il sardo doc Giovanni Pilia e la sua compagna serba Helena Dretar Karic. La compagine Nera dei Sette Fratelli, grazie alle iniziative di Andrea Gatti ed Antonio Murgia, ottiene due punti nel derby societario con il TT Sinnai Gialla che annovera Antonio Fiore e Sandro Lecca. Un successo per il Quattro Mori Cagliari di Giovanni Melis e Manuela Casu che prevale sul Cagliari TT Bianca (Sabrina Pili, Alessandro Aiana). Condivide la testa della classifica la Pol. Handicappati Fiorentini – APS che si è imposta su Quattro Mori e Sinnai Gialla.





Il Tennistavolo Sassari A è invece leader del girone D. La prima delle due vittorie messe in saccoccia, sempre a Roma, giunge nel derby con il Tennistavolo Sassari B. Finisce 3-1 con doppietta del francese Nicolas Savant Aira che vince pure il doppio assieme a Maria Paola Tolu. La campionessa turritana deve però inchinarsi al suo compagno di allenamenti Maurizio Scanu (che ha condiviso l’esperienza con Giuseppe Demontis). Nel secondo match dominano il Libertas Ping Pong Monterosello (Giovanni Battista Sanna e Lorenzo Sanna) con un’altra doppietta del transalpino e il primo successo stagionale della Tolu.


Nella A2 in piedi (girone A) parte a spron battuto la Quattro Mori Rossa col duo affiatato composto da Lorenzo Cordua e Gianluca Pani che a Riposto stende prima la Quattro Mori Bianca di Salvatore Iorio e Fabrizio Porrà (con quest’ultimo che conquista il punto della bandiera su Pani) e poi la calabrese TT Nuova Luzzi con lo stesso risultato di 3-1. Al primo posto c’è anche lo Sport Club Etna che ha battuto la Quattro Mori Bianca.
A comandare il girone C c’è invece il Tennistavolo Decimomannu di Marco Saiu e Italo Fois. Prima vittima, lasciata a zero, il Tennistavolo Sassari di Pietro Ghiani ed Enrico Sini. E di seguito altra sarda, il Tennistavolo Norbello di Mauro Mereu e Max Manfredi che chiude in bianco la trasferta romana in quanto soccombente anche nei confronti del TT Saronno. Nessun punto neppure per i sassaresi, perdenti con l’Isola Peter Pan Roma.



Del girone fa parte anche il Santa Tecla Nulvi, particolarmente sfortunato in quanto uno dei due componenti della squadra, il lussemburghese Philippe Hein, si è dovuto ritirare per infortunio. Pertanto il presidente giocatore Francesco Maria Zentile non ha fatto altro che rassegnarsi e dedicarsi al compagno affinché venisse soccorso a dovere. Approfittano della situazione prima il Peter Pan Roma e poi il Saronno.


La Palestra della Scuola media Galilei di Riposto accoglie gli undici team protagonisti della serie A classe 11 riservata ai pongisti intellettivo-relazionali. In questo caso sono quattro le formazioni sarde iscritte. Parte bene La Saetta di Quartu S. Elena: con l’esperienza di Simone Sebis e Umberto Sbardella mette al tappeto lo Sport Club Etna e il Tennistavolo Sassari di Roberto Pili e Stefano Mura. Il duo turritano, però, aveva cominciato bene il campionato imponendosi sul Pro Sport Ravanusa, ma successivamente cede la posta pure al TT Kind Catania. Di una vittoria e due sconfitte è il bilancio della Muraverese che ha giocato con Federico Cuccu e Francesco Basciu bravi nello sconfiggere l’Albatros Zafferana Etnea ma non ancora in grado di arginare le potenzialità di Radiosa e Mimì Rodolico Mazara A. Nessun punto per il Libertas Ping Pong Monterosello di Gianfranco Idini e Francesco Bellacicco che si arrende alle due formazioni del Mimì Rodolico Mazara (A e B).